Candidato alle elezioni per il Consiglio Comunale di Lugano del 10 aprile 2016 (www.lugano.ch/elezioni2016)

giovedì 28 aprile 2016

Bilancio

Causa problemi di salute riesco solo oggi a fare un bilancio della sfida elettorale dello scorso 10 aprile.
Purtroppo il risultato è stato fallimentare.
Per la prima volta nella storia politica ticinese avevo presentato una minima possibilità ai comuni aggrediti di ritornare allo stato precedente. Avevo nei vari messaggi puntato molto sui comuni ove le ultime aggregazioni del 2012 erano state più che combattute. Speravo che in quel quasi 50% di contrari ci fosse ancora un lume di volontà di tornare al passato o almeno provarci.
Nulla da fare. Il voto di lista no. 10, sul quale insistevo, è rimasto inascoltato. Parecchi voti personali a chi scrive ma solo briciole alla lista, per la quale mi ero battuto con tutte le mie forze.
Non cerco scuse. Non sono riuscito a fare breccia nell'animo dell'elettorato come pensavo fosse possibile.
Per me è stata una delusione profonda, ma, a Dio piacendo, ci riproverò, perché gira e rigira era l'unica proposta un po' speciale e con un certo fascino di tutta la campagna elettorale luganese 2016.

Harry Herber

mercoledì 30 marzo 2016

È una possibilità che merita molta attenzione

Per la prima volta nella storia politica del Canton Ticino qualcuno lancia una proposta concreta che possa consentire ad un comune aggregatosi a ritornare allo stato precedente.

Il Movimento Non 5 ma 500
e il suo promotore Harry Herber

hanno avuto il coraggio di proporre questa possibilità per far sì che si possa portare l'idea al successo.

Date fiducia al Movimento e a Harry Herber
votando la lista nr. 10 per il consiglio comunale di Lugano

affinché la Non 5 ma 500 possa tentare di portare in porto questo ritorno legittimo e democratico al passato.

(Annuncio pubblicato sul Corriere del Ticino di venerdì 25 marzo 2016)

sabato 19 marzo 2016

Tornare indietro si può ma bisognerà lottare e crederci

Stimatissimi elettori della Regina del Ceresio.

Sicuramente molti di Voi nell'angolo più nascosto dell'anima coltiva ancora il sogno di poter ritornare alla situazione precedente l'aggregazione.
Il movimento "Non 5 ma 500" cerca di far sì che questo sogno possa un giorno avverarsi.
Con ostinazione ho cercato consessi e con questo messaggio mi rivolgo in particolare agli elettori dei comuni ove il processo d'aggregazione è stato combattuto.
Pensateci, più siamo e più peso avremo, se riusciamo a conquistare un seggio nel legislativo il movimento potrà sopravvivere per circa 4 anni. Ci sarà tempo di interessarsi di altri temi vitali e trovare alleanze preziose per realizzare lo scopo per cui il movimento è nato.
Vi prego di votare la lista nr. 10 "Non 5 ma 500" e se avete fiducia regalatemi il voto personale.
Con gratitudine.

Harry Herber, Candidato al Consiglio comunale

(Annuncio apparso su La Regione del 18 marzo 2016)


mercoledì 16 marzo 2016

Lottiamo per un ideale storico, legittimo e democratico

Non molto tempo fa' un mio compagno delle elementari, dei tempi in cui Koblet e Kübler facevano faville, mi chiese: “Se vieni eletto in Consiglio Comunale ti interesserai dei problemi luganesi?” Sorpreso gli feci notare, con suo grande conforto, di come nelle mie precedenti legislature abbia cercato, seppur nel limite delle mie competenze, ma con tutte le mie risorse di essere utile alla comunità. 

Un’altra volta una signora, che mi conosce bene, mi domandò: “Ma tu, dopo 25 anni di oblio politico, ci credi veramente a ciò che prometti?” Le raccontai di un episodio di questa avventura politica: all'Epifania avevo già la lista pronta; insomma, la “Non 5 ma 500” era varata. Volli comunicarlo a mio figlio Massimiliano, responsabile del Quotidiano. La sua reazione fu perentoria e papale sentenziò la proposta come anticiclica e antistorica. Rimasi allibito e in silenzio chiusi la conversazione. Premetto che voglio bene a mio figlio e sono orgoglioso della sua cultura politica e organizzativa. Ma poi, nei giorni successivi, pensai che in fondo il voto alle donne fu concesso solo nel 1970 quando già negli anni 50 Evita Peron imperversava in Argentina e veniva adorata da milioni di persone, e da dieci anni la signora Bandaranaike era primo ministro di Ceylon, oggi Sri Lanka. Per non parlare della nostra preziosissima AVS, che, dopo diversi insuccessi, solo grazie al decisionismo del consigliere Federale W. Stampfli venne approvata dal popolo nell'estate del 1947. E così mi convinsi che la mia “Non 5 ma 500” era legittima e che poteva dare qualche speranza a coloro che non credevano alle aggregazioni e che ora vorrebbero ritornare indietro, alle condizioni che la mia proposta prevede.

Adesso si avvicina l'ora della verità per il mio movimento.

Mi permetto di fare un appello agli elettori, specie a coloro che nelle varie fasi delle aggregazioni luganesi hanno votato contro: se volete un giorno, non domani sia chiaro, ritornare al passato votate la lista numero 10. 

Più sarà la consistenza del movimento, più le speranze di riuscire ad entrare nel legislativo luganese e mantenere in vita la “Non 5 ma 500” per realizzare con calma e pazienza quanto proposto.

Vogliate perdonarmi se oso chiedervi questo gesto di speranza che mi auguro venga recepito da molti, in barba a coloro che non capiscono l'amore per la storia di ogni comune che ha perso la sua identità.

(Articolo apparso sul Corriere del Ticino di giovedì 24 marzo 2016)

venerdì 5 febbraio 2016

Incontro con il sindaco di Lugano Marco Borradori

Nel pomeriggio di mercoledì 3 febbraio il sindaco di Lugano Marco Borradori ha ricevuto a Palazzo Civico il fondatore e candidato al Consiglio Comunale del Movimento "Non 5 ma 500" Harry Herber.
Quest'ultimo ha ragguagliato il sindaco dell'obbiettivo principale del movimento che se avrà successo potrebbe in futuro permettere ad uno degli attuali quartieri di Lugano di ritornare all'autonomia precedente. Questo dovrebbe valere per tutti i quartieri del Ticino, un tempo indipendenti.
Come dovrebbe risultare questo disegno di legge, lo ha spiegato il candidato Herber in breve.

  1. Nel quartiere che vorrebbe fare quest'operazione ci dovrebbe essere una raccolta di firme. Il numero dei firmatari dovrebbe essere superiore al 60% dei cittadini aventi diritto di voto. 
  2. Il comune che aveva accolto il quartiere, che cerca ora l'uscita, organizzerà la votazione per il ritorno al passato, ma ad una precisa condizione: i cittadini dovrebbero presentare 5 candidati disposti ad accettare la carica di municipale e a versare una cauzione da stabilire a livello cantonale.
  3. Soddisfatte queste condizioni verrà organizzata nel quartiere interessato lo scrutinio, che avverrà solo al seggio elettorale. Lo scrutinio per avere esito positivo dovrà avere una maggioranza superiore al 60%.
  4. Toccherà poi alle autorità cantonali approvare quanto emerso dalla consultazione.

È la prima volta nella storia del Canton Ticino che un movimento presenta questa possibilità.
Sia quel che sia il Movimento "Non 5 ma 500" ha avuto questo coraggio e anche il sindaco con molta disponibilità lo ha riconosciuto.